Fabio Porta e Marisa Barbato: «Difendiamo la democrazia…»
Della Delegazione del PD arrivata in Uruguay per il possesso del nuovo Presidente della Repubblica Orsi, hanno fatto parte anche due politici che negli anni si sono specializzati nell’America Latina: parliamo di Fabio Porta, Deputato eletto per la nostra Circoscrizione e Marisa Barbato, Responsabile del PD per il Sudamerica. Anche loro hanno elogiato, non soltanto l’Assunzione di un governo progressista in Uruguay, ma per l`esempio di Democrazia di questo piccolo Paese latinoamericano, dove i Diritti Umani, la tolleranza, il sistema politico e tutto ciò che riguarda la parte istituzionale e costituzionale, sono parte del DNA del Paese stesso. L’Uruguay è stato il secondo paese, a livello storico, dove sono riconosciuti diritti come: il voto della donna, il divorzio e l’orario lavorativo di 8 ore.
On. Porta, come vede l’attuale situazione politica in America Latina, in un momento storico per l’umanità, con tanti veri pericoli di duri scontrI
Fabio Porta. «La nostra presenza guidata da Beppe Provenzano in Uruguay, non è altro che la dimostrazione dell’amicizia con l’Uruguay, con il Frente Amplio e con il Presidente Orsi che avevamo incontrato 2 anni fa, insieme al Presidente Mujica. Il messaggio però va aldilà di questo Paese,soprattutto mirando al Brasile e l’Argentina, grandi paesi che confinano con l’Uruguay, due paesi dove l’alternanza è traumatica come hanno dimostrato le vittorie, prima di Bolsonaro o Milei in Argentina, attraverso politiche dure e radicali che stanno ancora in atto. Tutto questo, in un contesto internazionale, dove, a seguito della guerra in Ucraina, della crisi del Medio Oriente e soprattutto del ritorno di Trump alla Casa Bianca, il mondo sta diventando sempre aggressivo, egoista e anche pericoloso, con il rischio che questa spartizione proposta da Trump, bene accolta da Putin, possa rappresentare, non un rafforzamento di una globalizzazione un un multilateralismo virtuoso e positivo, ma tutto il contrario, con regimi autoritari come quello di Putin.
L´Uruguay rappresenta una speranza, la speranza di un paese democratico dove l’alternanza tra destra e sinistra è normale. Il mondo va però, verso un’alternanza tra autoritarismo e Democrazia, in un nuovo bipolarismo, dove non è in gioco la destra o la sinistra, ma chi difende la Democrazia o una specie di Democratura, o una democrazia camuffata. L’Uruguay dimostra che ancora si può difendere la Democrazia e noi siamo con l’Uruguay e tutti i paesi che difendono i Diritti civili.
Come sa, anche in America Latina, ci sono paesi come Cuba, Venezuela o Nicaragua che, comunque non fanno parte del mondo democratico. L´Uruguay, negli ultimi 5 anni è stato un forte difensore della gente che vive in questi paesi, soprattutto il Venezuela. Ci sono difficoltà nella sinistra mondiale su questi punti?
Fabio Porta. ¨´C´è un dibattito all’interno delle sinistre sul fatto che, io, personalmente considero che sono dittature, ma, secondo altri ancora definiscono questi regimi, punti di riferimento…. per fortuna sono pochi. Considero che i sistemi, attualmente al potere, in Venezuela, Cuba o Nicaragua non hanno nulla a che vedere con la sinistra, perchè, quando la sinistra nega i diritti umani, quando mette in carcere gli oppositori, li tortura o li fa sparire, come è successo anche con un cooperante italiano che sta da più di 3 mesi nelle carceri di Maduro, non mi sento di definire quel regime di sinistra o di destra. In Venezuela c’é una dittatura, perché si limita la libertà, quindi, inviterei tutti, anche a sinistra, a saper distinguere tra uno Stato di diritto che puó essere governato da un conservatore o un progressista. Gli stati dove i diritti non sono garantiti, quelli non hanno ideologia, son soltanto degli stati da attaccare politicamente.
L´Uruguay è sempre stato un paese moderato e democratico e proprio la Democrazia è sempre stata la salute. 5 anni fa abbiamo visto un Presidente che ha consegnato il potere al suo successore con un abbraccio e oggi è successo lo stesso….
Fabio Porta_ «Secondo me, sicuramente. Ho insistito molto, con la Segretaria del PD Shlain e con Provenzano,per la loro presenza qui in Uruguay, proprio per questo motivo. Ho spiegato loro che, in Uruguay, non c’è stata una transizione democratica, ma anche un’opportunità per la regione e per il mondo, di essere un paese faro che potrebbe anche accogliere riflessioni, incontri e conferenze, in un mondo che va da tutt’altra parte. L’alternanza dovrebbe essere una normalità, invece è diventato un fatto elogiabile ma di studio per la stessa Democrazia….un paradosso. Noi abbiamo colto l’occasione per chiedere a colleghi progressisti, della Spagna del Portogallo e dei vari paesi sudamericani, di pensare a momenti di incontro e lo faremo anche in Italia. Anche perché abbiamo un’altra fortuna che é costituita da un Ministro degli Esteri, come Mario Lubetkin, un uruguaiano e anche italiano, con grande esperienza internazionale, che ha vissuto decenni in Italia e conosce bene la politica italiana e internazionale. Ci aiuterà, lo aiuteremo, a partire dall’accordo UE MERCOSUR, che diventa oggi un nodo della politica mondiale. L’Uruguay e l’Italia potranno avere in questo accordo, una forza fondamentale per portare a buon termine questo accordo «
Alla professoressa Marisa Barbato, titolare della cattedra di diritto del lavoro nelle universitá brasiliane abbiamo poi chiesto: Dopo varie riunioni anche con il Presidente eletto, che bilancio può fare in questo momento storico?
Marisa Barbato – «Noi, in America Latina, stiamo vivendo una situazione di cambiamenti, ovviamente come accade a livello mondiale,Quello che abbiamo vissuto in Uruguay, è una bella festa democratica, un esempio dove, essendo un modello da essere seguito,Purtroppo sappiamo che non è cosi, perchè, in America Latina, prevalgono al punto di creare disequilibri importanti. Vivo in Brasile, dove, addirittura, l’ex Presidente Bolsonaro, non ha consegnato a Lula la fascia presidenziale…Queste polarizzazioni incidono anche nella popolazione, perchè, l’impatto si estende, creando delle divergenze che fomentano l’odio nel popolo. Stare qui oggi è un sollievo perché un abbraccio presidenziale e persino un bacio, simboli della sportività politica che dovrebbe esistere ovunque, il Fair Play che è diventato una rarità. Noi come PD in America Latina abbiamo prospettive, come la crescita della Democrazia, avanzare con le nostre idee, i nostri sogni, anche perché, come aveva detto Galeano, bisogna credere nell’utopia. Fai il passo, l’utopia fugge tanto quanto il passo, però serve a camminare. Se vogliamo crescere, dobbiamo guardare lontano. Il PD vuole diventare di nuovo il primo partito anche in America Latina e in questo senso, In America Latina abbiamo una grande comunità italiana e questo è il momento che, appunto questa collettività, possa aggregarsi in maniera serena, perchè, una cosa è avere un governo ostile, un’altra è mantenersi in uno spazio democratico, dove viene semplificato il progresso umano, senza fare ulteriori battaglie. Qui c`è la Democrazia e quindi abbiamo terreno fertile per progredire tranquillamente. In Uruguay ho visto molti giovani e molte donne con capacità per una bella promessa per il nostro futuro. Possiamo continuare a sognare, a sperare, diceva Paulo Freire, non di sperare nel senso di esperar, aspettare, ma nel senso di continuare ad avere speranza.
Come vede il PD questa situazione dura in Argentina?
Marisa Barbato – «Échiaro che noi crediamo che l’accordo UE-MERCOSUR, è una necessità impellente, creando rapporti solidi e rispettosi, ci sono state anche approfondimenti sulle clausole sociali ecc,, anche Lula è stato a favore di questo accordo, La posizione argentina non ci sorprende, perchè Milei ha una politica che va controcorrente a quelli che sono obiettivi di integrazione, ma speriamo che si ravveda, anche perchè, in questo momento di divisioni e pericolose minacce alla stabilità mondiale, l´unica risposta è l’integrazione. L’accordo UE-MERCOSUR, rientra in questo obiettivo. Milei continua con una politica individualista che, dal suo punto di vista potrebbe essere anche giusta, ma che si nutre di odio, contro tutte le prospettive di crescita. Approfitto per parlare del vostro, anzi del nostro «GENTE D’ITALIA è un giornale molto serio e che ha impegno serio con la VERITÀ e gli italiani hanno bisogno di strumenti di comunicazione che ci permettano, in un momento delicato e pieno di fake news, o la post-verità dove ciascuno vuole soltanto credere a ciò che gli è più comodo, è un giornale fondamentale per le comunità italiane all’estero. La sua importanza, la sua capacità di arrivare alle persone e quindi vedo in forma assolutamente positiva, il ritorno della circolazione di questo veicolo fondamentale per la comprensione di una realtà oggettiva»
Stefano Casini