Qatargate: i dem fanno sapere che nel processo per l’inchiesta belga per corruzione al Parlamento europeo si costituiranno parte civile
«Siamo sconcertati per le notizie relative all’inchiesta giudiziaria in corso a Bruxelles. Notizie che ci spingono a tenere una linea dura e ad esigere la massima inflessibilità. Gli atti e le condotte che stanno emergendo sono, infatti, di una gravità assoluta e minano la reputazione dell’istituzione, il Parlamento europeo, che per noi è il cuore della democrazia». Lo afferma in una nota la segreteria del Partito democratico. Nell’inchiesta della procura belga su una presunta corruzione dentro il Parlamento europeo in favore del Qatar sono stati arrestati, tra gli altri, l’ex eurodeputato del Pd Antonio Panzeri e la vicepresidente dell’Europarlamento Eva Kaili, deputata socialista greca che ieri è stata destituita della propria carica all’Eurocamera. «Chiediamo alla magistratura – prosegue la nota dei dem – di fare piena luce e alle istituzioni europee di essere inflessibili nell’assumere tutte le misure necessarie. Abbiamo chiesto inoltre la costituzione di una commissione di inchiesta del Parlamento europeo che, nel più breve tempo possibile, possa fare piena luce su quanto accaduto». Dal Pd fanno sapere che «quel che è certo è che tutti gli atti parlamentari dimostrano che gli eventuali tentativi di influenzare le decisioni assunte dalla delegazione del Pd al Parlamento europeo si sono rivelati infruttuosi, visto che le posizioni assunte e i voti espressi sono stati i più rigidi nell’esprimere una dura condanna del Qatar su questioni di fondamentale importanza, in particolare sul versante dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori. Il Pd, in questa vicenda, è parte lesa e si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario in corso. Analogamente terremo atteggiamenti inflessibili in linea con il nostro Statuto nei confronti di eventuali esponenti del Pd coinvolti».
Maria Anzalone